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Forum Rifiuti: dalle emergenze alle opportunità

Due giorni dedicati alla gestione sostenibile dei rifiuti. Il 18-19 giugno scorsi, per la prima edizione del “Forum Rifiuti: dalle emergenze alle opportunità”, la Conferenza nazionale organizzata da Legambiente, Kyoto Club e La Nuova Ecologia. Fare il punto sul rispetto degli obiettivi della normativa europea di settore, analizzare lo scenario italiano e le criticità del sistema; ma anche di discutere sulla green economy e la nuova vita dei rifiuti, sugli sviluppi futuri della ricerca, sulle novità legate alla tecnologia degli impianti, sugli aspetti gestionali e sulle buone pratiche e le esperienze portate avanti da alcune aziende per la riduzione dei rifiuti.  Tra i focus principali della prima giornata del Forum Rifiuti, il riciclaggio da raccolta differenziata della frazione organica, una tappa fondamentale nella corretta gestione dei rifiuti, come emerge dalla ricerca “Analisi della filiera del compostaggio”, realizzata dalla SDA Bocconi School of Management. Dalla ricerca emerge che la raccolta differenziata di umido (FORSU) e scarto verde rappresenta oggi il primo settore di recupero di rifiuti urbani in Italia, con 4,8 milioni di tonnellate trattate nel 2012, pari al 40% dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, in 252 impianti di compostaggio e 27 impianti di digestione anaerobica. Ad oggi la raccolta dell’umido interessa circa 4.200 comuni italiani, con circa 34 milioni di abitanti coinvolti. Se la raccolta della frazione umida venisse estesa a tutti i comuni italiani, la quantità di materiale raccolto potrebbe quasi raddoppiare, passando a 8,6 milioni di tonnellate; ciò comporterebbe un aumento del numero di impianti di compostaggio e digestione anaerobica (ne servirebbero altri 75). A ciò vanno aggiunti i vantaggi ambientali (la raccolta di 8,6 milioni di tonnellate di organico comporterebbe complessivamente una riduzione delle emissioni annue di CO2 compresa tra 5,3 e 7,7 milioni di tonnellate), e i benefici economici e occupazionali che la filiera dell’organico determina (gli occupati del settore arriverebbero a 3600 addetti).«La questione rifiuti – dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente – resta uno dei temi ambientali più scottanti del nostro Paese e un’emergenza da affrontare sia attraverso politiche ambientali ad hoc sia attraverso la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini. La terra dei Fuochi in Campania, ma anche le tante storie di emergenza legate al traffico e allo smaltimento dei rifiuti riguardanti diversi regioni, ed ancora il business dell’ecomafia nel ciclo dei rifiuti, dimostrano che il Paese deve dare avvio ad una nuova stagione di azione e mobilitazione che porti ad un reale cambiamento, a partire dall’approvazione definitiva in Senato del disegno di legge che prevede l’introduzione dei reati ambientali nel codice penale. A ciò deve seguire una seria, trasparente ed innovativa gestione dei rifiuti, in grado di migliorare la qualità ambientale, di aprire nuove strade alle filiere industriali, di creare occupazione».

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