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Esperienze più avanzate di riduzione e riciclaggio

(Tratto da GSA igiene urbana n1, gennaio-marzo 2012)

L’elevata presenza di non residenti durante la stagione turistica costituisce sicuramente un grosso problema per i responsabili dell’igiene urbana. Ma i metodi per fronteggiare questo problema ci sono e i risultati non mancano.

A cura di Sergio Capelli ed Attilio Tornavacca *

Molto spesso ci siamo sentiti dire e ci siamo ritrovati a dire che per organizzare un servizio di raccolta rifiuti efficiente non basta replicare esperienze virtuose realizzate altrove, ma è necessario studiare un servizio flessibile che si adatti alle specifiche esigenze della realtà in cui si sta operando.

Esempio classico di questo modus agendi sono i Comuni ad alta vocazione turistica. Le caratteristiche tipiche di questi Comuni sono l’alta percentuale di seconde case, spesso lasciate vuote nei periodi di bassa stagione, un’elevata presenza di strutture di accoglienza (alberghi, campeggi), rilevanti flussi di villeggianti che, nei periodi di alta stagione, fanno aumentare considerevolmente il numero di presenze sul territorio con conseguente aumento della produzione di rifiuti, sia per quel che riguarda le utenze domestiche che, per quel che riguarda le utenze non domestiche.

 

Follonica, Toscana

La città di Follonica, in provincia di Grosseto, conta poco più di 22.000 abitanti residenti, e si affaccia sul Mar Tirreno, proprio di fronte all’Isola d’Elba. Il comune maremmano si estende su un territorio decisamente vasto poiché i suoi confini si estendono su una superficie di poco superiore ai 55 km² (densità abitativa di 396,5 ab/km²), dalle coste del Mar Tirreno fino all’entroterra collinare ove si sviluppano le prime propaggini delle Colline Metallifere grossetane. D’estate il numero di residenti quintuplica, andando a superare le 110.000 unità che, oltre a riempire le numerosissime strutture turistiche presenti sul territorio, sono in larga parte rappresentati dal popolo di vacanzieri che occupano le cosiddette “seconde case”.

Il Comune ha iniziato il percorso per un cambiamento delle modalità di raccolta dei rifiuti nel 2005, dando il via alla raccolta domiciliare di carta e cartone nel centro storico. L’anno successivo è stata la volta del progetto “Un mare da amare“, con cui è stata installata nelle spiagge libere e in tutti gli stabilimenti balneari una postazione per la raccolta di vetro, plastica e lattine. Inoltre, con la collaborazione dell’associazione degli stabilimenti balneari e I gestori della spiaggia Tangram (uno stabilimento nato per fornire servizi anche ai portatori di handicap), sono stati distribuiti 5 mila posacenere tascabili denominati “mozzichini”. La risposta positiva da parte dela cittadinanza a queste iniziative ha fatto sì che nel 2007 si partisse con un primo progetto di raccolta porta a porta. Gestita dall’azienda consortile Coseca, la prima parte del progetto coinvolgeva 900 famiglie, per un numero totale di 2.224 abitanti della zona 167 ovest. Da Marzo 2009 il servizio di raccolta domiciliare si è via via esteso andando a coprire tutto il territorio comunale con le seguenti modalità:

–       residuo domiciliare mediante esposizione di sacchi rossi da 60 litri o bidoni (120-360) e contenitori (660-1100 litri) con un passaggio a settimana;

–       umido domiciliare mediante esposizione di mastelli da 20 litri e bidoni da 240 litri e tre passaggi a settimana;

–       plastica e lattine domiciliare mediante esposizione di sacchi azzurri da 60 litri, con un passaggio a settimana;

–       carta e cartoncino domiciliare mediante esposizione di mastelli e bidoni (120-360 litri) e un passaggio a settimana;

–       vetro domiciliare mediante esposizione di mastelli da 30 litri per vetro o bidoni da 240 litri con un passaggio ogni due settimane;

–       i pannolini e pannoloni vengono raccolti su richiesta (e autorizzazione) con sacchi viola con tre passaggi a settimana

 

Come si può vedere dalla tabella riportata qui sotto, i risultati ottenuti dal Comune di Follonica sono eccellenti: una media annua superiore al 75 per cento, con punte nel mese di agosto dell’82 per cento, che smentiscono il luogo comune secondo cui nei comuni turistici la percentuale di RD dei mesi estivi dovrebbe risultare inevitabilmente più contenuta a causa delle maggiori difficoltà di coinvolgimento degli utenti non residenti.

Vanno infine evidenziati i risultati molto positivi di “Ecoscambio”, un progetto attivato dal Comune nell’ambito del Bando per il finanziamento di progetti relativi alla riduzione dei rifiuti promossi e finanziati dalla Regione Toscana.

Riuso e baratto sono i cardini di questo progetto, con un’attenzione particolare all’aspetto tecnologico. Ai cittadini viene fornita gratuitamente una tessera con codice a barre sulla quale è riportato un codice identificativo come riferimento. Gli operatori di provvedono a una verifica di accettabilità degli oggetti depositati, quindi provvedono a fotografarli, pesarli, classificarli e inserirli nel catalogo informatizzato, previa eventuale pulizia o piccola manutenzione. A ogni oggetto conferito viene attribuito un punteggio in relazione alla tipologia e alle condizioni generali; l’operazione viene registrata e, a richiesta, viene rilasciata una ricevuta. Tale punteggio viene accreditato sulla tessera magnetica. I punti accreditati potranno essere utilizzati dal cittadino per poter ritirare altri oggetti disponibili. E’ sufficiente presentare la tessera e disporre di un punteggio sufficiente per ricevere l’oggetto richiesto.

Nel mercato virtuale (un sito web creato ad hoc), è possibile consultare il catalogo on line degli oggetti disponibili presso il centro Ecoscambio, prenotare quelli di proprio interesse e ritirarli gratis, entro i 15 giorni successivi presso la sede di via Amendola, dove ha sede anche l’isola ecologica comunale.

 

Senigallia, Marche

Dall’altro lato della penisola italiana, affacciata sul mar Adriatico c’è Senigallia. Una cittadina di circa 45.000 abitanti residenti e 2.943 utenze non domestiche, che corrispondono però a quasi 100.000 abitanti equivalenti in estate. Senigallia è un caso di studio molto interessante per i Comuni a vocazione turistica per le problematiche che ha dovuto affrontare per gestire il notevole flusso di turisti e di non residenti nel periodo estivo e per le caratteristiche molto problematiche del proprio centro storico medioevale che presenta, soprattutto in estate, un intensa frequentazione anche a tarda notte.

Fino all’inizio del 2007 nel Comune di Senigallia venivano utilizzate 120 isole ecologiche stradali per le varie tipologie di rifiuti differenziati e circa 1.200 cassonetti per l’indifferenziato; ma la percentuale di raccolta differenziata, partita dal 10% all’inizio degli anni ’90, era arrivata solo al 19%. Erano attivi sul territorio comunale anche due centri di raccolta comunali, uno dei quali dava diritto a un bonus pari a 0,026 € (equivalente alle vecchie 50 lire) per ogni chilo di rifiuto conferito in modo differenziato.

Nel mese di maggio del 2007 (quando il dato di RD medio annuale era pari al 22,1 per cento) il Comune ha avviato il servizio domiciliare e, nei primi mesi del 2008, ha completato l’estensione del servizio nell’87 per cento del territorio servito (in aree ad altà densità abitativa) raggiungendo il 57,6 per cento di RD e triplicando così, in meno di un anno, il proprio livello di RD. Il sistema di raccolta per le utenze domestiche (con esclusione del centro storico) è organizzato con le seguenti modalità:

–       residuo domiciliare mediante esposizione di bidoni (120-360 litri) e contenitori (660-1100 litri) con un passaggio a settimana e incremento delle squadre di raccolta in estate;

–       umido domiciliare mediante esposizione di mastelli e bidoni da 240 litri e due passaggi a settimana, che vengono incrementati a tre passaggi d’estate (dal 18 giugno al 9 settembre);

–       plastica e lattine domiciliare mediante esposizione di bidoni da 360 litri e cassonetti con un passaggio a settimana;

–       carta e cartoncino domiciliare mediante esposizione di mastelli e bidoni (120-360 litri) e un passaggio a settimana;

–       vetro domiciliare mediante esposizione di bidoni da 240 litri, con un passaggio a settimana

 

Il sistema di raccolta per le utenze non domestiche è organizzato con le seguenti modalità:

–       residuo domiciliare mediante esposizione di bidoni (120-360 litri) e contenitori (660-1.100 litri) con un passaggio a settimana;

–       umido domiciliare mediante esposizione di mastelli e bidoni da 240 litri e due passaggi a settimana che vengono incrementati a tre passaggi d’estate;

–       plastica e lattine domiciliare mediante esposizione di bidoni da 360 litri e cassonetti con un passaggio a settimana;

–       carta domiciliare mediante esposizione di mastelli e bidoni (120-360 litri) e un passaggio a settimana;

–       la raccolta del cartone presso le utenze commerciali viene effettuata con due passaggi a settimana e il cartone deve essere piegato ordinatamente e legato, davanti all’ingresso dell’esercizio su area pubblica;

–       vetro domiciliare mediante esposizione di bidoni da 240 litri con un passaggio a settimana;

 

Il maggior flusso di rifiuti legato alle maggiori presenze in periodo estivo è fronteggiato con un incremento del numero delle squadre di raccolta (per il residuo delle utenze domestiche) o dei passaggi settimanali (per l’umido, sia per le utenze domenstiche che per quelle non domestiche)

Il Comune di Senigallia include inoltre alcune frazioni e zone periferiche situate nell’entroterra collinare, dove spesso le utenze sono raggiungibili esclusivamente attraverso passi carrai difficilmente transitabili dai mezzi di raccolta e trasporto dei rifiuti. In queste località non è stato attivato il servizio di raccolta dell’umido (si punta al compostaggio domestico) ed è stato introdotto un servizio di raccolta di prossimità del residuo (con 2 passaggi a settimana) e un servizio di raccolta stradale con frequenza di raccolta settimanale per la plastica/lattine, la carta e il vetro.

Nel centro storico, le utenze domestiche possono conferire con le stesse modalità di chi risiede fuori da esso, con un calendario lievemente variato (un passaggio settimanale in più per il secco residuo).

Discorso differente per le utenze non domestiche: possono conferire in 3 punti di raccolta (un’ isola ecologica interrata, recentemente ripristinata, e due postazioni recintate e chiuse con contenitori da 1.100 litri) per le frazioni riciclabili mentre per il residuo ciascun esercizio commerciale è stato dotato del proprio contenitore.

Un’ulteriore differenziazione viene fatta per le utenze commerciali sul lungomare:

–       residuo mediante esposizione di mastelli e bidoni (120-360 litri), con tre passaggi a settimana;

–       umido mediante esposizione di mastelli e bidoni da 240 litri e due passaggi a settimana;

–       plastica e lattine mediante esposizione di sacchetti e bidoni, con un passaggio a settimana;

–       carta mediante esposizione di mastelli e bidoni (120-360 litri), con un passaggio a settimana;

–       vetro mediante esposizione di bidoni da 240 litri, con un passaggio a settimana;

–       la raccolta del cartone presso le utenze commerciali viene effettuata con tre passaggi a settimana; il cartone deve essere piegato ordinatamente, legato e depositato davanti all’ingresso dell’esercizio.

 

In alta stagione alcune frequenze di raccolta vengono aumentate per tutte le utenze non domestiche sia nel centro storico che nel lungomare: le raccolte dell’organico e della carta/cartone diventano quotidiane; plastica e lattine passano a quattro passaggi a settimana; vengono raddoppiati i passaggi per la raccolta vetro; resta invariata la raccolta del secco residuo.

Va infine segnalato che a partire dal luglio 2008 il Consorzio CIR33 ha organizzato una specifica campagna informativa con banchetti itineranti presso le spiagge libere e gli stabilimenti balneari privati denominata “CIRcolando sulla spiaggia” per sensibilizzare i cittadini e i villeggianti durante tutto il periodo estivo.

Nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre gli addetti all’iniziativa “CIRcolando” sono presenti sulle spiagge del lungomare per informare e per intrattenere chiunque è interessato a ricevere chiarimenti sul servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti. Il gazebo degli operatori di CIRcolando si sposta tra i vari stabilimenti balneari per dialogare con turisti e residenti, di riciclo e salvaguardia dell’ambiente. All’interno dell’area vengono allestiti lo spazio bambini con il “gioco dell’ecologicoca”, lo spazio turisti e quello per i cittadini dove vengono distribuiti materiali informativi sulla raccolta differenziata, sul servizio e sul ruolo dell’ecovolontario, raccogliendo anche le adesioni ai corsi di formazione per far parte dei gruppi di eco volontariato. Le attività presso i Gazebo “CIRcolando” vengono attuate dalle 17.00 alle 19.00 circa. Negli stabilimenti balneari il servizio di raccolta si basa sulla fornitura di idonei contenitori, che devono essere collocati e rimossi all’inizio e alla fine della stagione a cura della Ditta aggiudicataria e senza oneri aggiuntivi per il Comune e/o il Consorzio. Il personale operativo passa quindi dai 25-30 operatori impiegati in inverno ai 40-45 operatori impiegati in estate[1].

 

Pollica – Campania

Il piccolo comune di Pollica, in provincia di Salerno è salito agli onori della cronaca nel 2010, dopo l’omicidio del suo sindaco, Angelo Vassallo. Il Comune conta solo 2.474 abitanti residenti, ma da diversi anni è diventato una Città Slow Food, citata spesso a esempio per le attività di riqualificazione dei piccoli centri, del rispetto dell’ambiente, del territorio e della legalità. Pollica è anche il comune coordinatore di un progetto politico e territoriale decisamente all’avanguardia (Accordo di reciprocità), finalizzato all’indipendenza energetica dei 73 comuni rientranti nel Parco del Cilento e del Vallo di Diano.

Le frazioni balneari di Acciaroli e Pioppi sono state sottoposte a un’attenta opera di riqualificazione e sono diventate una delle mete turistiche più ambite e frequentate del Cilento. Il Comune di Pollica rientra tra le prime dieci località dell’eccellenza turistica balneare italiana; si è collocato ai primissimi posti anche nella Guida Blu del Touring Club ed è stato premiato con le Cinque Vele di Legambiente anche nel 2011.

Il territorio comunale è stato suddiviso in due zone: nella prima, relativa alle quattro frazioni interne, popolate soprattutto da anziani, è stata adottata la raccolta ”porta a porta”; nella seconda, le frazioni costiere di Acciaroli e Pioppi, si prevede il conferimento dei rifiuti, già differenziati, da parte degli stessi cittadini presso alcune “postazioni”, aree appositamente realizzate e sorvegliate da un operatore che, al momento del conferimento, controlla la corretta differenziazione dei rifiuti, prima che essi siano spediti in un’isola ecologica, realizzata ad Acciaroli. I rifiuti differenziati possono essere conferiti due volte al giorno presso le postazioni in specifici orari mattutini e serali. La flessibilità di questo sistema, applicabile solo in realtà estremamente virtuose, permette di contrastare efficacemente le notevoli variazioni del numero di utenti: durante il periodo estivo i turisti arrivano fino a 35.000.

Gli operatori turistici e gli albergatori del Comune conferiscono i rifiuti autonomamente, grazie all’utilizzo di appositi carrelli che consentono il deposito dell’immondizia, precedentemente differenziata, direttamente presso i contenitori dell’isola ecologica di Acciaroli; un’isola che è all’avanguardia in campo ecologico poiché è munita di vasche per il filtraggio del percolato ed è potenziata con dei compattatori elettrici che, comprimendo i rifiuti stoccati, consentono un notevole decremento volumetrico.

Fra le tante eccellenze di Pollica è dunque possibile annoverare quello della gestione della raccolta rifiuti: dal 2007 è stabilmente sopra quota 70 per cento.

 

Alghero – Sardegna

Alghero (SS) conta 44.000 abitanti circa che sforano il tetto dei 100.000 durante la stagione estiva. Circa il 40 per cento delle abitazioni presenti sul territorio è costituito da seconde case, che restano  vuote per gran parte dell’anno. Il centro storico, di origine medioevale, è costituito da strette viuzze, da caseggiati antichi che non dispongono di spazi condominiali e, soprattutto nella zona portuale, ha un’altissima frequentazione turistica, anche a tarda notte. Dal 10 dicembre 2007 il Comune di Alghero ha attivato in città la raccolta differenziata dei rifiuti con la modalità “porta a porta”, coinvolgendo circa il 40 per cento delle proprie utenze (centro storico e borgata Fertilia). Il servizio di raccolta per le utenze domestiche (a esclusione del centro storico) viene organizzato con le seguenti modalità:

  • il secco residuo viene raccolto porta a porta con mastelli e bidoni nel quartiere di Fertilia. La frequenza di svuotamento è di tre passaggi a settimana, che d’estate vengono portati a quattro;
  • l’umido viene raccolto porta a porta con mastelli e bidoni nel quartiere di Fertilia. Agli utenti è stato consegnato un sottolavello areato e i sacchetti in mater-bi. La frequenza di svuotamento è di tre passaggi a settimana che d’estate vengono portati a quattro;
  • la carta e il cartoncino vengono raccolti porta a porta in tutta la città e la frequenza di svuotamento è di un passaggio a settimana. La carta deve essere legata e impilata o posta all’interno di scatole di cartone;
  • gli imballaggi in plastica vengono raccolti porta a porta in tutta la città con sacchetti semitrasparenti azzurri da 110 litri; la frequenza di svuotamento è di un passaggio a settimana

 

Il servizio di raccolta per le utenze domestiche viene organizzato con obbligo di conferimento dalle 7,00 alle 9,00 e le seguenti modalità:

  • il secco residuo viene raccolto porta a porta con mastelli e bidoni grigi. La frequenza di svuotamento è di sei passaggi a settimana, che d’estate vengono portati a sette;
  • l’umido viene raccolto porta a porta con mastelli e bidoni. Agli utenti è stato consegnato un sottolavello areato e i sacchetti in mater-bi. La frequenza di svuotamento è di sei passaggi a settimana che d’estate vengono portati a sette;
  • la carta ed il cartoncino vengono raccolte porta a porta; la frequenza di svuotamento è di un passaggio a settimana. La carta deve essere legata e impilata all’interno di scatole di cartone.
  • gli imballaggi in plastica vengono raccolti porta a porta con sacchetti semitrasparenti azzurri; la frequenza di svuotamento è di un passaggio a settimana

 

Su tutta la città vetro, latte e lattine vengono raccolti separatamente con campane stradali

Anche nella borgate rurali (denominate agro) è stata attivata la raccolta differenziata mediante tre “Ecomobili” nei quali conferire plastica, vetro, carta, alluminio, piccoli elettrodomestici. L’ecomobile è dotata di diversi scomparti e staziona in giorni prestabiliti nelle diverse borgate, dalle 7,30 del mattino fino alle 12,30. Le ecomobili sono state in seguito sostituite dalle “oasi periferiche”: cioè centri ecologici simili a quello realizzato dal Comune nella zona di Galboneddu, ma di minori dimensioni.

Nel mese di ottobre 2010 l’amministrazione comunale, dopo aver tollerato per il primo anno anche conferimenti non corretti, limitandosi a segnalare gli errori compiuti, ha deciso di cominciare a multare i cittadini e i commercianti sorpresi a depositare sacchetti fuori orario o in contenitori diversi, con ammende varianti da 50 a 250 euro. La Polizia Municipale ha istituito un nucleo speciale di otto unità che si occupano esclusivamente di svolgere attività di accertamento delle modalità di conferimento dei rifiuti. Nel corso della stagione estiva del 2010 era infatti emerso in modo chiaro il fenomeno delle violazioni da parte di alcuni cittadini e turisti, con picchi notevoli da parte di pubblici esercizi e di attività commerciali.

Dal giorno di entrata in vigore dell’ordinanza sull’inasprimento delle sanzioni per le inosservanze del conferimento dei rifiuti urbani, in circa un mese sono stati emessi quaranta verbali dalla Polizia Municipale. Di questi, 7 hanno colpito pubblici esercizi (bar e ristoranti), in gran parte ubicati nel Centro Storico, i cui titolari e/o operatori sono stati trovati a depositare sulla strada i sacchetti dell’immondizia, nonostante gli esercizi siano dotati di appositi contenitori per la raccolta differenziata.

Le conseguenze stabilite nell’ordinanza sono molto pesanti: 500 euro di multa e la chiusura dell’esercizio per 7 giorni. Il resto delle sanzioni è stato elevato nei confronti di cittadini che hanno rilasciato sacchetti sulla strada in orari non consentiti (250 euro di multa) e per coloro che non hanno effettuato correttamente la raccolta differenziata dell’umido e del secco (350 euro di multa). Il Comandante della Polizia Municipale ha però evidenziato che, da quando è stata varata la nuova ordinanza, “molti cittadini stanno facendo pervenire attestati di approvazione per il controllo costante e continuo che ha determinato un evidente miglioramento della situazione in molte zone della città

 

* Ente di Studio per la Pianificazione Ecosostenibile ESPER

 


[1] Fonte: Consorzio CIR33 Dott.ssa Laura Filonzi Tel. 0731/59804  filonzi@cir33.it

 

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