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City Forward: un sito per aiutare le città a diventare più “smart”

Il nuovo sito web realizzato da IBM vuole aiutare le amministrazioni e i cittadini a migliorare l’analisi dei dati e le decisioni di intervento. Al centro l’energia, i trasporti, la salute, l’istruzione.
Migliorare la qualità della vita nelle città di diverse dimensioni in tutto il mondo, aiutando i funzionari pubblici a prendere decisioni sui servizi urbani più accurate, nonché basate su metodologie scientifiche. È l’obiettivo di City Forward, il nuovo sito web messo on line da IBM.
Il sito offre ai decisori, ai cittadini e al pubblico un nuovo punto di vista sulle “prestazioni” delle rispettive città in confronto alle altre e, attraverso l’acquisizione di dati statistici sul livello di molti servizi (istruzione, sicurezza, salute, trasporti, sfruttamento del suolo, servizi di pubblica utilità, energia, ambiente, reddito pro-capite, spesa, crescita della popolazione e lavoro) vuole supportare le amministrazioni nel prendere decisioni fondate, che migliorino i servizi e permettano ai cittadini e alle imprese di svilupparsi in modo più equo, soddisfacente, sicuro e produttivo.
“City Forward sostituisce l’intuizione con i dati, rendendo le città più vivibili, mantenendo sia la trasparenza delle amministrazioni pubbliche che la competenza civica”, spiega Stanley S. Litow, IBM vice president di Corporate Citizenship & Corporate Affairs, e President di IBM Foundation. “Alla fine, ottenere elementi di conoscenza basati esclusivamente sulle informazioni aiuterà la società a prendere decisioni più intelligenti e fondate, a beneficio del bene pubblico”.
Molti dei dati ufficiali che riflettono il livello di qualità della vita di una città sono già a disposizione del pubblico, ma spesso sono contenuti in diverse fonti o resi disponibili in differenti formati, rendendo difficile la comparazione tra le città o i servizi. City Forward vuole rendere più semplice l’analisi e il confronto tra i dati, favorire strategie per replicare eventuali best practices, facilitare l’individuazione di modelli e relazioni altrimenti non prevedibili tra la vita in città e le politiche pubbliche.
Ad esempio, i dati in City Forward che misurano gli ingorghi del traffico in una data città potrebbero rivelare informazioni non solo sulle abitudini dei pendolari e sulle condizioni delle strade, ma anche essere correlati all’attività economica e alla qualità dell’aria. Di conseguenza, una città potrebbe decidere di incrementare l’accesso wireless ad internet, nella speranza di incoraggiare il telelavoro, riducendo così la congestione del traffico, migliorando la qualità dell’aria o fornendo agli studenti l’accesso a risorse accademiche supplementari – rendendo possibile la creazione di città più sicure, con un più alto livello di istruzione e di crescita.
Il sito, completamente gratuito, è stato realizzato grazie anche alla collaborazione di università, città e una serie di organizzazioni non-profit. Sono inizialmente disponibili i dati provenienti da 55 città, di varie dimensioni, di sei continenti. IBM prevede di ampliare la tipologia e il volume di informazioni contenute, il numero di città rappresentate e la gamma di funzionalità offerte.
FONTE: IBM

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