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3° Rapporto Conai – Anci su raccolta differenziata e riciclo

Il terzo rapporto sulla raccolta differenziata ed il riciclo è stilato sulla base della banca dati dei comuni italiani nata dall’Accordo Anci – Conai con l’apporto di portatori di interesse nel settore.

I dati 2012 trasmessi dai gestori dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani, illustrati nel presente rapporto, coprono il circa il 95% della popolazione totale (oltre 56 milioni di abitanti) con un valore prossimo al 100% nel caso del Nord Ovest.
I dati parlano di una produzione di rifiuti che presenta un calo importante tra il 2010 e il 2012, con il riciclo al 38,6% e la differenziata al 39,9%, ben al di sotto degli obblighi di legge che prevedevano il raggiungimento di almeno il 65% di percentuale di raccolta differenziata entro il 2012, ma comunque in aumento.

I sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani si possono raggruppare in tre macro categorie:
raccolta domiciliare o porta a porta (46,55%)
raccolta stradale (18,82%)
raccolta mista ovvero porta a porta + stradale(34,63%)
Circa il 26% della popolazione è servito da raccolta domiciliare mentre il 46% da un sistema di raccolta mista.
Dal rapporto si evince che solo sette Regioni, tutte al Nord fatta eccezione della Sardegna, già superano il 50% di effettivo riciclo. Lo stesso obiettivo viene raggiunto dal 25% dei Comuni, anche se si tratta per la maggior parte di Comuni piccoli e ancora una volta soprattutto al nord. Solo 25 Comuni con popolazione superiore ai 50 mila abitanti possono vantare il raggiungimento della soglia del 50% di riciclo”.
Bisogna lavorare nei prossimi anni per ridurre il “gap” tra il Nord e il Sud che risulta ancora carente delle reti e delle infrastrutture per il riciclo, nel rispetto del principio di prossimità degli impianti di recupero previsto dalla normativa. Senza intervenire su questi temi sarà difficile rispettare la data del 2020 per il raggiungimento degli obiettivi.
Proprio grazie al riciclo nel 2012 sono state prodotte 2,1 milioni di tonnellate in meno di co2, ulteriore dimostrazione della necessità di prendere questo come principale parametro per avviare nuovi modelli di raccolta, che ottimizzino i tassi di riciclo e riducano le emissioni.

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