Homeambiente3° Rapporto ENEA-Federambiente sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia

3° Rapporto ENEA-Federambiente sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia

ENEA e Federambiente hanno presentato il 12 aprile scorso a Roma la terza edizione del Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia che fornisce una fotografia aggiornata e dinamica del sistema industriale di valorizzazione energetica dei rifiuti urbani nel nostro Paese.

Il terzo Rapporto mostra una tendenza in continua evoluzione e crescita del sistema impiantistico di recupero energetico, il cui ruolo è ormai indispensabile per una piena attuazione di un sistema di gestione integrata dei rifiuti urbani e allo sviluppo del quale sono associati anche benefici ambientali. Il parco impiantistico nazionale è in linea, se non addirittura all’avanguardia, con le realtà più avanzate a livello europeo, in particolar modo per ciò che concerne le tecniche adottate e le prestazioni conseguite in campo ambientale. La ricerca effettua un’analisi dei dati tecnici di progetto ed esercizio caratteristici dell’impiantistica nazionale, fornendo informazioni puntuali in merito alla gestione dei rifiuti urbani e mettendo in luce l’evoluzione del settore nel breve periodo, sia in termini di dotazione e caratteristiche del parco impiantistico, sia di nuove tecnologie o tecniche via via adottate.

L’ing. Giovanni Lelli, Commissario ENEA, ha dichiarato: “Questa terza edizione del Rapporto, che è frutto di una consolidata collaborazione tra ENEA e Federambiente, permette di valorizzare  le competenze di carattere ingegneristico e impiantistico e l’esperienza che l’ENEA ha maturato nella gestione dei rifiuti, con particolare riguardo ai trattamenti termici innovativi che consentono il recupero combinato di energia e di materia dai rifiuti, e che sono state messe a disposizione di Federambiente, che gestisce la maggior parte degli impianti di recupero energetico da rifiuti urbani presenti sul territorio nazionale.”

“Questo Rapporto, il terzo, si configura – ha affermato il presidente di Federambiente, Daniele Fortini – come uno strumento di lavoro completo, aggiornato e d’alto valore tecnico grazie alla collaborazione tra i migliori esperti italiani dell’ENEA e i gestori degli impianti. Anche in questo settore, e nonostante le difficoltà economiche, sono state introdotte innovazioni, soprattutto nel campo dell’abbattimento dei fattori di rischio professionale e ambientale. Innovazione si è anche introdotta sul piano dell’efficienza, cosicché il recupero d’energia dai rifiuti si conferma essere una modalità, pienamente legittimata dall’Unione Europea, a supporto del recupero di tutti quei rifiuti non utilmente riciclabili.”

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