Homefacility managementBest practice: Patrimoni PA net

Best practice: Patrimoni PA net

(Tratto da GSA n.3, marzo 2012) Al via il secondo anno di attività dei Tavoli “Committenze-Imprese”. La razionalizzazione, la trasparenza, l’economicità e l’innovazione dei processi di gara; la qualità e la qualificazione delle stazioni appaltanti e delle imprese: questi i focus di attenzione e di attività nei prossimi mesi. 


Patrimoni PA net: le finalità e il ruolo
Il Laboratorio Patrimoni PA net nasce nel 2010 dall’alleanza tra Forum PA e Terotec con la duplice finalità di promuovere sul campo:

  • la diffusione di una cultura e prassi manageriale del programmare e governare “consapevolmente” ed “eticamente” i processi di esternalizzazione dei servizi rivolti ai patrimoni immobiliari e urbani pubblici nell’ottica di una “partnership” tra Enti Pubblici ed Imprese Private;
  • la rappresentazione e la condivisione di istanze e problematiche irrisolte del mercato dei servizi settoriali nell’ottica di un superamento della “forbice” di approcci/comporta-menti/interessi/rapporti tra operatori pubblici e operatori privati e di un corretto sviluppo dello stesso mercato “in qualità” e secondo “regole condivise”.

Rispetto a queste finalità, il Laboratorio Patrimoni PA net intende/ha inteso svolgere il duplice ruolo di “motore di saperi” e di “catalizzatore della partnership pubblico-privato”.

Le attività ed i risultati del primo ciclo di lavoro
Nel primo ciclo dl lavoro 2010-2011, le attività del Laboratorio sono state focalizzate su tre aree strategiche:

  • la regolamentazione per il governo del mercato dei servizi;
  • la qualificazione per lo sviluppo del mercato dei servizi;
  • le strumentazioni per il management del mercato dei servizi.

Rispetto a queste tre aree prioritarie, Patrimoni PA net ha individuato nei Tavoli di lavoro “Committenze-Imprese” lo strumento più idoneo per contribuire congiuntamente – committenze e imprese – all’analisi delle problematicità e all’elaborazione di proposte e soluzioni concrete e condivise per affrontare e superare tali criticità.

I lavori si sono svolti sotto la direzione scientifica di Patrimoni PA net e con il coordinamento di tre soggetti-chiave del mercato:

  • l’AVCP Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici;
  • l’ITACA Istituto per l’innovazione e la Trasparenza degli Appalti – Associazione Federale delle Regioni e delle Province Autonome;
  • il TAIIS Tavolo Interassociativo delle Imprese dei Servizi.

Ai Tavoli di lavoro hanno preso parte i principali operatori del settore: associazioni delle PA e delle imprese; PA centrali e locali; imprese di servizi; università e centri studi.

I contributi dei Tavoli di lavoro “Committenze-Imprese”, opportunamente raccolti e sistematizzati, hanno portato alla redazione del “Libro Verde Patrimoni PA net. Analisi indirizzi e proposte per il mercato dei servizi di gestione per i patrimoni pubblici”, presentato in anteprima al “5° Forum Nazionale sui Patrimoni Pubblici” nell’ambito di Forum PA 2011 (v. www.patrimonipanet.it e “FMI Facility Management Italia” n. 12).

Tra le proposte del “Libro Verde” si segnalano in particolare:

  • la “mappa” delle criticità del sistema normativo vigente per gli appalti pubblici di servizi;
  • le indicazioni di natura raccomandativa e/o legislativa per la corretta applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa nelle gare di appalti di servizi;
  • i parametri di riferimento per l’adozione degli “indici reputazionali” per la qualificazione delle imprese di servizi;
  • le linee guida tecnico-processuali per gli operatori del mercato dei servizi di Facility Management Urbano.

L’agenda di lavoro 2011-2012
Mentre la crisi colpisce l’economia italiana, intaccando quasi tutti i comparti compreso il settore degli appalti di opere pubbliche, il mercato dei servizi di Facility Management vive quello che è stato definito un vero e proprio “boom”. Il dato, contenuto nell’ultima indagine di mercato del Cresme “Facility Management boom”, è stato evidenziato in apertura dei lavori dei “Secondi stati generali del mercato dei servizi per la gestione e la valorizzazione dei patrimoni pubblici”.

L’incontro, riservato ai dirigenti dei principali operatori pubblici e privati del settore, si è svolto nel novembre scorso a Roma, presso l’AVCP – Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici e ha segnato l’apertura della nuova stagione di lavori di Patrimoni PA net.

Tornando ai dati, in particolare la citata indagine di mercato del Cresme sottolinea come, mentre dal 2007 al 2010 gli appalti di esecuzione di opere pubbliche sono scesi da 15,6 a 11,2 miliardi di euro, nello stesso periodo gl appalti di servizi di Facility Management per i patrimoni immobiliari e urbani pubblici sono saliti da 24 a 36 miliardi di euro, con un costante andamento di crescita.

Un mercato, quindi, che cresce nei tre anni della grande crisi del 50%, mentre quello delle opere pubbliche diminuisce del 30%.

Un ulteriore dato di notevole interesse, che peraltro conferma il precedente, è quello desunto dalla prima “Indagine di mercato sul Facility Management in Europa”, prodotta dall’IREBS dell’Università di Regensburg (v. “FMI Facility Management Italia” n. 8): l’Italia è al quarto posto tra i paesi europei – dopo Regno Unito, Germania e Francia – con un mercato stimato in quasi 40 miliardi di euro, rientrando così a pieno titolo nella fascia dei paesi considerati “a mercato sviluppato”.

Si tratta, tuttavia, come è stato sottolineato nell’incontro presso l’AVCP, di un “gigante dai piedi d’argilla” che presenta molteplici e concomitanti problematiche: da un diffuso gap tecnico, organizzativo e gestionale all’inadeguatezza del sistema di regole per gli appalti pubblici; dall’aumento del deficit economico-finanziario delle committenze pubbliche alla difficoltà di programmare e governare “consapevolmente” i processi di esternalizzazione dei servizi; dall’assenza di un processo di governo e sviluppo degli appalti in ottica qualitativa al ritardo dei pagamenti alle imprese.

E proprio questi sono i temi cruciali per Patrimoni PA net che saranno oggetto di confronto nei prossimi mesi.

Naturalmente non si parte da zero, ma  dalla piattaforma di contributi del già citato “Libro Verde”, frutto dell’intensa  attività dei Tavoli “Committenze-Imprese” a cui oggi partecipano i rappresentanti di oltre 60 Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, Imprese di servizi e Associazioni di settore. L’intento è di analizzare ed interpretare i problemi aperti del mercato dei servizi di gestione e valorizzazione dei patrimoni pubblici ed elaborare proposte e contributi concreti e condivisi per affrontare e tentare di superare tali criticità.

Le proposte scaturite dal “Libro Verde” – sottoposte all’attenzione dei soggetti pubblici istituzionalmente preposti a promuovere e consentire un possibile recepimento a livello normativo nazionale e comunitario – rappresentano per Patrimoni PA net un significativo risultato già conseguito dopo il primo ciclo di lavoro e, al tempo stesso, una fondamentale piattaforma condivisa di propulsione per l’ulteriore sviluppo dell’attività dei Tavoli di lavoro “Committenze-Imprese”.

Nel corso dei prossimi mesi, proseguendo nel percorso già proficuamente avviato e sperimentato, i Tavoli di lavoro di Patrimoni PA net intendono affrontare i problemi ancora ad oggi irrisolti legati alla sostanziale inadeguatezza e carenza delle norme vigenti in materia di appalti pubblici di servizi settoriali.

Il focus di attenzione ed i nuovi Tavoli di lavoro
Il focus di attenzione sarà concentrato in particolare sull’attuale sistema di regolamentazione e gestione delle “gare di appalto”, ambito problematico cruciale in cui si manifestano/si innescano gran parte delle pesanti criticità – di natura sia endogena che esogena – che si ripercuotono sugli appalti pubblici settoriali.

Relativamente a questo focus di attenzione, le attività saranno organizzate e sviluppate attraverso due Tavoli di lavoro strettamente correlati e finalizzati alla produzione di contributi sia analitici che propositivi rispetto ad istanze-chiave espresse dal mercato:

  • Tavolo “Razionalizzazione processi di gara”;
  • Tavolo “Qualificazione operatori”.

Tavolo “Razionalizzazione processi di gara”
Lo specifico ambito di problematicità affrontato dal Tavolo riguarderà i processi di gara ed in particolare:

  • le procedure amministrative e gli apparati strumentali;
  • le relative esigenze/problematiche in termini di standardizzazione, innovazione, trasparenza ed economicità.

Rispetto a questo ambito di problematicità, le attività di lavoro del Tavolo saranno le seguenti:

  • ricostruzione dei processi-tipo di articolazione delle gare di appalti pubblici di servizi settoriali e individuazione dei relativi nodi di criticità;
  • analisi specifica di due “focus” di criticità: inadeguatezza/disuniformità dei bandi di gara; onerosità/gravosità della partecipazione alle gare; 
  • studio di proposte per attenuare/risolvere le due criticità “focus”.

Gli output del Tavolo rispetto a queste attività di lavoro saranno i seguenti:

  • mappatura dei nodi di criticità dei processi di gara;
  • indicazione di corretti criteri d’uso e di modifiche/innovazioni delle norme vigenti ((“de iure condito/condendo”);
  • linee guida e protocolli per la standardizzazione/conformità dei bandi di gara (“bandi-tipo” di gara) e per la riduzione di costi/oneri di partecipazione alle gare (“fascicoli virtuali” di documentazione di gara).

Tavolo “Qualificazione operatori”
Lo specifico ambito di problematicità affrontato dal Tavolo riguarderà gli operatori del mercato ed in particolare:

  • le stazioni appaltanti e le imprese;
  • le relative esigenze/problematiche di qualificazione.

Rispetto a questo ambito di problematicità, le attività di lavoro del Tavolo saranno le seguenti:

  • identificazione degli strumenti-chiave che concorrono direttamente/indirettamente ad incentivare la qualità/qualificazione di stazioni appaltanti ed imprese;
  • analisi specifica di tre “focus” di criticità: distorsioni nell’applicazione del metodo di aggiudicazione delle gare basato sull’offerta economicamente più vantaggiosa; deficit di cultura/prassi del “progetto” dei servizi; assenza di sistemi/criteri di effettiva attestazione della qualificazione degli operatori.
  • studio di proposte per attenuare/risolvere le tre criticità “focus”.

Gli output del Tavolo rispetto a queste attività di lavoro saranno i seguenti:

  • indicazione di corretti criteri d’uso e di modifiche/innovazioni delle norme vigenti ((“de iure condito/condendo”);
  • linee guida per la progettazione dei servizi.

Le modalità di lavoro
Queste tematiche saranno sviluppate da appositi “gruppi di lavoro” guidati da autorevoli “coordinatori” che – avvalendosi del supporto della segreteria tecnica e di una piattaforma on line dedicata per la condivisione dei materiali – animeranno i lavori, indirizzeranno i contenuti del dibattito e cureranno la redazione degli output via via prodotti.

Gli output dei Tavoli (analisi, indirizzi, linee guida e proposte operative) confluiranno in un “Libro Bianco Patrimoni PA net” che verrà presentato nell’ambito della rassegna Forum PA 2012 (Roma, 15-18 maggio 2012).

In questa direzione sono programmati tre Workshop plenari dei Tavoli “Committenze-Imprese” aperti a tutti gli operatori del mercato e dedicati alla presentazione, alla discussione, allo sviluppo e alla condivisione degli stati di avanzamento del lavoro. A monte e a valle dei tre Workshop plenari, sarà curata dai coordinatori di ciascun Tavolo una serie di riunioni ristrette dedicate all’elaborazione delle proposte e alla redazione dei documenti di lavoro che verranno presentati negli stessi Workshop plenari.

I tre Workshop plenari, della durata di un’intera giornata ciascuno e la cui partecipazione è aperta a tutti gli operatori del mercato, saranno strutturati in due distinti momenti: una sessione congiunta di lavoro dei Tavoli e un “think tank” conclusivo.

Parallelamente Patrimoni PA net attiverà un’azione mirata di pubblicizzazione, comunicazione e valorizzazione di esperienze di partnership pubblico-privato ritenute “best practice” di riferimento per il mercato, attraverso:

–  il “Premio Best Practice Patrimoni Pubblici”, l’iniziativa giunta nel 2011 alla 5a edizione che intende segnalare ogni anno le esperienze ed i progetti più innovativi promossi e sviluppati in partnership tra Enti Pubblici ed Imprese Private per la gestione e la valorizzazione dei patrimoni immobiliari, urbani e territoriali di proprietà pubblica o di interesse pubblico;

–  la sezione “Esperienze & best practice” della rivista FMI Italia;

–  le pagine tematiche e le interviste agli operatori rappresentativi del mercato nei siti web www.patrimonipanet.it e www.forumpa.it (nel 2010 oltre 1,2 milioni di visitatori unici e quasi 4 milioni di pagine visualizzate) e nella newsletter di Forum PA inviata settimanalmente ad oltre 80.000 iscritti;

–  “CenTer”, il primo e finora unico centro di documentazione on web realizzato da Terotec sul Facility Management per il mercato dei servizi di gestione e valorizzazione dei patrimoni immobiliari e urbani (ad oggi più di 3.500 documenti on line).

CONTENUTI SUGGERITI