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La pulizia probiotica di Copma

Ha avuto avvio in diverse strutture ospedaliere dell’Emilia, del Veneto, della Lombardia e del Piemonte l’introduzione del sistema PCHS per l’igienizzazione dei reparti e degli  ambienti sanitari.

Il PCHS è l’innovativo sistema di pulizia probiotica, in grado di assicurare igiene stabile,  messo a punto da Copma Scarl; azienda che si sta via via caratterizzando per l’immissione sul mercato di sistemi innovativi atti ad implementare servizi che garantiscono nelle diverse condizioni operative i più elevati standard di qualità e di igiene.

Il sistema PCHS, sistema probiotico di pulizia ed igiene, in particolare è costituito da protocolli operativi che integrano attrezzature e materiali di ultima generazione, con detergenti a base di batteri probiotici, capaci di contrastare gli agenti patogeni presenti sulle superfici e di garantire condizioni di igiene stabile per molte ore dopo il trattamento; il tutto assieme a strumenti e metodi di controllo e di governo dei “fattori di rischio”, oltre ad una significativa riduzione dell’impatto ambientale.

Tale sistema, frutto di una elaborata ricerca progettata da Copma e sviluppata con la collaborazione del CIAS-Università di Ferrara e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara, è stata oggetto di numerose presentazioni da parte di ANMDO in seminari di approfondimento per gli operatori sanitari in tutta Italia; incontri si sono tenuti a Milano, Padova, Ferrara, Torino, Catania; ad Arezzo, nel corso del Forum Risk Management 2013, viene presentata la seconda parte della ricerca che, tra l’altro, ha evidenziato significative riduzioni delle complicanze infettive correlate all’assistenza sanitaria nell’Ospedale Riabilitativo S.Giorgio (FE) dove il sistema è stato applicato in modo sistematico.

L’introduzione del PCHS nelle strutture ospedaliere consente inoltre di coniugare esigenze di contenimento dei costi con elevati standard di igiene; nel contesto di rilevante criticità,  in cui si trova oggi coinvolto tutto il sistema sanitario, occorre non abbassare la guardia sui livelli di igiene; purtroppo  le gare d’appalto si aggiudicano di fatto al massimo ribasso e ciò espone il sistema sanitario ad un pericoloso arretramento su aspetti inerenti la sicurezza e l’affidabilità.

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