HomesanitàIl servizio sanitario nazionale: quali "direzioni"?

Il servizio sanitario nazionale: quali “direzioni”?

(tratto da: “GSA” n.4, Aprile 2009)


“La Direzione della Sanità” è il titolo, tra i più riusciti di sempre, del XXXV Congresso ANMDO, in programma a Torino dal 27 al 30 maggio. Tra i temi le sfide del futuro: per il SSN e per i Direttori Sanitari.

Il futuro del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) è ormai sulla bocca di tutti, addetti ai lavori e no. Sono molte le voci che si accavallano sul tema, a volte anche -purtroppo- a sproposito. E d’altra parte, sul futuro bisogna investire, creare progetti, costruire. E’ un dovere e in Sanità, al di là di tutte le ipotesi e delle voci che circolano, le opportunità non mancano. E sono ben chiare.

Quale “direzione”?

Se ne parlerà nell’attesissimo XXXV Congresso Nazionale ANMDO, l’associazione che riunisce i medici delle direzioni ospedaliere, in programma a Torino, presso il Centro Congressi della Camera di Commercio (via N. Costa 8), dal 27 al 30 maggio prossimi. Semplice e fulminante il titolo, tra i più riusciti di sempre: “La Direzione della Sanità”, che riassume in modo efficace un caleidoscopio di temi tutti di grande rilievo e stringente attualità.
Un doppio senso linguistico, o se vogliamo un gioco di parole, semplice ma geniale: da un lato si pensa alle direzioni ospedaliere, alle prese con le sfide del prossimo futuro, dall’altro –come pare indicare la freccia- alla direzione verso cui si muoveranno, che dovrà essere quella dell’aggiornamento e della qualità.

Molti i destinatari

Destinatari del Congresso, una pluralità di figure attive nel mondo della sanità: Direttori Sanitari di Presidio Ospedaliero, Direttori Sanitari Aziendali, Medici di Direzione Sanitaria, Medici Igienisti, Medici di Distretto, Medici di Sanità Pubblica, Direttori di Dipartimento e di Struttura Complessa, Dirigenti e Coordinatori Infermieristici e tecnico-sanitari, professionisti e altri operatori delle OOSS.

E’ necessario un dialogo fra le parti

Cortocircuitare e far dialogare industria, servizio pubblico e organismi governativi, ma anche strutture e organizzazioni sanitarie pubbliche e private al fine di perseguire politiche per la salute che abbiano come obiettivo la qualità, la riduzione delle diseguaglianze e la ricerca di modelli sistemici per l’assistenza sanitaria in grado di realizzare i principi di solidarietà, equità e accessibilità da garantire in modo prioritario: sembra questa la strada più plausibile per un rilancio dell’efficienza del Sistema Sanitario Nazionale in una prospettiva di innalzamento della qualità dell’offerta.

Pubblico, privato o…

Proprio a questo mira la I sessione plenaria del Congresso, attesa per la mattinata di giovedì 28 maggio: “Pubblico, privato o altro?”, laddove in questo “altro” si intravede un’apertura a scenari nuovi e di grande interesse: una “terza via” che occorre valutare e scandagliare con crescente attenzione.
Altra questione attuale, e non solo in sanità, è quella legata al federalismo. Se ne parlerà, nelle sue declinazioni “sanitarie”, nel pomeriggio del giovedì, per la II sessione plenaria.

Verso il Direttore Sanitario del Terzo Millennio

Intensissima la seconda giornata di studi, che “conterrà” la III e la IV sessione plenaria. Dalle 9 alle 12 sarà la volta del classico approfondimento relativo alla figura del Direttore Sanitario, tra competenze professionali e manageriali: sempre più complesso e delicato è il ruolo di questo professionista, che deve dividersi fra competenze e compiti di natura squisitamente clinica e, dall’altra parte, capacità gestionali e abilità manageriali. Il direttore sanitario del presente e del futuro dovrà essere in grado di gestire la complessità e il cambiamento. E d’altra parte la ricerca e l’innovazione rappresentano le direttrici lungo le quali devono evolvere le conoscenze in sanità per garantire lo sviluppo sostenibile del Servizio Sanitario Nazionale.  Una sfida complessa per affrontare la quale i medici delle direzioni sanitarie dovranno essere in grado di gestire il futuro ed elaborare prospettive, appunto, sostenibili.

Gestire un futuro all’insegna della complessità: questa è la sfida

Come farlo? A rispondere sono la Segreteria Scientifica ANMDO e il Presidente Nazionale Gianfranco Finzi, che tanto si è speso, in questi lunghi anni, per ridefinire e modernizzare il ruolo del Direttore Sanitario in vista delle non facili sfide che riserva il prossimo futuro. La ricetta è costituita da aggiornamento, qualità, condivisione di progetto: per riuscire a gestire la complessità, i Direttori Sanitari devono continuare ad aggiornare le loro competenze, possedere un progetto condiviso, avere un’idea precisa del loro ruolo, ripercorrere la strada della qualità, essere capaci di gestire la complessità ed essere disponibili al confronto, con l’ambizione di esportare il proprio modello e la propria professionalità consolidati in uno scenario europeo e mondiale.

Al termine dei lavori, l’Assemblea Nazionale

La mattina del sabato, giorno di chiusura del Congresso, sarà dedicata alla presentazione dei poster premiati e alle sessioni parallele tematiche. Spazio quindi all’assemblea nazionale, con premiazione dei lavori.

Antonio Bagnati

CONTENUTI SUGGERITI